SPEDIZIONE GRATUITA PER ORDINI SUPERIORI A 50€

Il tuo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Come fare il caffè con la caffettiera francese

Come fare il caffè con la caffettiera francese

Diffuso in tutto il mondo anglosassone e molto utilizzato nei paesi del nord Europa, il sistema di infusione french press è poco conosciuto in Italia, nonostante dietro la sua invenzione e il suo successo ci siano anche due nostri connazionali.

Andiamo a conoscere meglio le caratteristiche e il corretto utilizzo della caffettiera francese grazie al responsabile formazione del Laboratorio dell’Espresso Filicori Zecchini, Filippo Spimi, e scopriamo quali sono i semplici passi necessari a ottenere una bevanda aromatica ed equilibrata: non soltanto caffè, ma anche tè, infusi e tisane si prestano all’estrazione tramite french press…

Com’è fatta la French press o Coffee plunger

Il sistema di infusione ed estrazione del coffee plunger è composto da un bricco di forma cilindrica, in vetro Pirex o altro materiale resistente, anche plastico, e un coperchio al quale è attaccato uno stantuffo che termina con un filtro.

Quando lo stantuffo viene abbassato e preme sulla miscela di acqua calda e polvere di caffè, separa la bevanda dalla polvere.

La french press è diffusa nel mondo e, a seconda dei vari paesi in cui è utilizzata, assume differenti nomi: in Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa è conosciuta come coffee plunger, in Francia come cafetière à piston, in Gran Bretagna e Olanda invece viene chiamata con un francesismo, ovvero cafetière.

Le origini della caffettiera francese

Oggi le sue evoluzioni sono molteplici, soprattutto per quanto riguarda i materiali, perché la forma e la struttura sono ancora quasi esattamente come una volta.

La prima versione di questa caffettiera era costituita da un recipiente cilindrico e da uno stantuffo che alla fine presentava un filtro in stagno forato e dischi di flanella: il sistema per il “filtraggio di caffè tramite pistone” fu brevettato in Francia nel 1852 da Meyer e Delforge, un orefice e un commerciante.

Passarono più di cinquant’anni e un italiano, Attilio Calimani, brevettò nel 1931 una versione più moderna della french press, successivamente perfezionata con vetro Pirex e filtro in rete metallica da un altro italiano, Bruno Cassol, e dalla celebre azienda Melior, con il modello Chambord.

Come preparare un caffè utilizzando la caffettiera a stantuffo

Il caffè ottenuto con la french press non è intenso come un espresso, ma lungo, gradevole e ricco di aromi. Per ottenere l’equilibrio perfetto sono fondamentali la qualità della materia prima, il corretto dosaggio e la macinatura.

Quest’ultima è di importanza fondamentale, perché minore sarà il numero di particelle sospese nel liquido, migliore sarà il risultato ottenuto.

Un caffè macinato a grana troppo fine, infatti, rischierebbe di otturare il filtro della caffettiera e, al contrario, se la miscela fosse troppo grossolana la bevanda risulterebbe annacquata.

La macinatura ideale è quella conosciuta con la denominazione “regular”, che permette di evitare entrambi gli inconvenienti.

Anche la temperatura dell’acqua va tenuta sotto controllo: deve essere molto calda ma non bollente, per evitare di bruciare il caffè e renderlo amaro.

Le dosi giuste

Dietro ogni gustosa tazza di caffè ci sono mani esperte e conoscenza dell’ingrediente.

Vediamo quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per utilizzare la caffettiera a stantuffo:

● Ratio: 36 g di polvere / 530 g di acqua
● Granulometria macinato: 1000 – 1200
● Temperatura acqua: 92 – 94°C
● Tempo di infusione: 4 minuti

Come utilizzare la french press

1. Per prima cosa, rimuovete lo stantuffo dalla caffettiera e scaldate il bricco versandoci dentro dell’acqua calda, che getterete via subito dopo.

2. In un altro bollitore, mettete a riscaldare l’acqua per il vostro caffè.

3. Assicuratevi che il bricco della caffettiera si trovi su una superficie piana, non bagnata e non scivolosa. Versate il caffè macinato nella caffettiera, secondo le proporzioni di riferimento.

4. Versate l’acqua calda, non bollente, e mescolate.

5. Coprite con lo stantuffo, lasciandolo a pelo d’acqua per circa 4 minuti. Se preferite un caffè più forte, potete lasciare il tutto in infusione per un tempo maggiore.

6. Immergete nuovamente lo stantuffo, spingendo verso il basso in maniera costante, per ottenere il vostro caffè lungo.

7. Versate subito il caffè in tazza, ancora ben caldo.

8. Lavate e asciugate delicatamente il bricco dopo ogni utilizzo.

Infusione ed estrazione a freddo

Il maggiore utilizzo della french press è certamente quello con acqua calda, ma questo sistema può essere utilizzato efficacemente anche a freddo ed è perfetto, ad esempio, per le bevande estive.

I passaggi da seguire sono gli stessi del procedimento a caldo:

1. Versate il caffè macinato nella caffettiera, secondo le proporzioni di riferimento.

2. Aggiungete dell’acqua a temperatura ambiente.

Mescolate con un cucchiaio e coprite la miscela con lo stantuffo, lasciando sempre il coperchio a pelo d’acqua.

3. Attendete almeno 12 ore prima di versare la bevanda e consumarla.

Per refrigerare il tutto, mettete la caffettiera francese in frigorifero.

Il sistema french press è adatto a tutte le infusioni, quindi può essere utilizzato non solo per il caffè.

Orzo, tisane e infusi sono perfetti per questo metodo di estrazione, e lo stesso vale per il tè, come il bancha, un tè verde fatto con foglie più stagionate e più grandi, piacevolmente dolce, con note di nocciola.

Articolo precedente
Articolo successiva

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.